Alex
Zanotelli
- intervento finale -
Non siamo qui per criminalizzare. Siamo qui perché pensiamo che
ognuno di noi può dare un contributo per qualcosa di nuovo e la
logica alternativa o nasce dal basso o non nascerà più nulla. In
Italia avevate avuto una bella occasione con mani pulite, mentre
avete riciclato tutto e il peggio di tutto. Questo momento
conclude un pellegrinaggio che ci ha visti per strada, da
Molfetta a Verona. Siamo partiti da lì perché abbiamo voluto
ricordare
Tonino Bello e con lui tanti amici come
Balducci,
Turoldo,
Langer. Sono parte del cammino dell’alternatività.
Ricordo a Verona nel1991 Turoldo ormai distrutto dal cancro che
punta il dito dicendo: “E se la politica non serve l’uomo,
all’inferno con la politica”. Siete arrivati ieri e avete
ascoltato una serie di persone che prima di tutto pagano con la
loro vita quello che vi hanno detto.
Vorrei soffermarmi sul sogno di Dio. Io sono qui con tutta la
mia difficoltà di credere. La mia fede è andata a pezzettini
quando stavo studiando teologia negli USA e ci sono voluti 30
anni per cercare lentamente di rimettere i cocci insieme. A
Korogocho davanti alla sofferenza umana la fede esplode, i
poveri ci dicono davvero che il mistero c’è. La domanda è: Dio
dove sei? Se ci sei perché non rispondi? Quello che vi dico sul
sogno di Dio, lo dico come membro della tradizione ebraico
cristiana. Sono grato a tutti i biblisti, in particolare delle
comunità di resistenza negli USA che hanno spesso pagato con il
carcere i libri che hanno scritto, ai poveri. Nelle parole di
Walter Brugmen possiamo dire che tutto il sogno di Dio può
essere raccolto con tre parole: Dio vuole per il suo popolo
un’economia di uguaglianza e una politica di giustizia e per
fare questo ci vuole un’esperienza religiosa e ognuno di noi ha
una sua religiosità. Se volete che poche persone abbiano tutto
dovete avere una politica di oppressione e una religione dove
Dio è prigioniero del sistema. Il Libro dell’Esodo proclama che
Jahvé ha vinto. Israele ha cominciato a vedere quanto era
difficile realizzare questo sogno di Dio: ha creato delle
istituzioni e delle leggi. Il sistema oggi è la negazione del
sogno di Dio, è un sistema di peccato.
La resistenza è importante in campo economico, poi le strutture
cambieranno solo se noi cambieremo lo stile di vita. Contestiamo
il F.M.I., la
Banca Mondiale; sosteniamo la
Tobin tax e tutte le iniziative
come la Banca Etica. Ricordiamo che i bisogni fondamentali sono
diritti fondamentali. Riappropriamoci della politica, perché
così com’è è finita. Lo stato è prigioniero dei potentati
economici, l’Italia è un ponte verso l’Africa. Avevo lanciato
una proposta a Palermo: che i sindaci convocassero i sindaci
delle città costiere del Nord Africa per dare al loro
solidarietà contro il pericolo del fondamentalismo. Se l’anno
prossimo saprò che ha vinto Berlusconi io non ci tornerò più in
questo paese: tenete a bada i vostri politici. Un altro punto
sono le armi, mettete in discussione la NATO: gli americani vi
hanno usato per la guerra in Kosovo che loro non hanno voluto
fare. I mass media sono tutti controllati dal potere economico e
allora è importante la campagna di spegnere le televisioni, le
iniziative come Break the silence. Per quanto riguarda
l’ecologia è un fondamentale problema a cui bisogna dare sempre
più rilievo.
Infine le Chiese devono aiutarci a far nascere una
coscienza nuova. Se la Chiesa cattolica dice a una donna perché
prende la pillola che non può fare la Comunione, dica a chi ha
miliardi in banca che pure non può fare la Comunione. Che questa
Chiesa faccia meno carità e più giustizia. Guardate in cosa
avete trasformato il vostro incontro con Gesù, i vostri
battesimi e matrimoni. Un gesuita inglese dice che noi leggiamo
il Vangelo come se non avessimo soldi e spendiamo i soldi come
se non conoscessimo nulla del Vangelo. Da soli non possiamo fare
niente, diamoci la mano perché vinca la vita.
|