Canto iniziale:
Salmo
61: DIO
FONTE DI FIDUCIA
EÂ’
un salmo sapienziale che si fonda su una certezza:
non sono i poteri umani né la forza o la
ricchezza a salvare lÂ’uomo.
La
vera salvezza viene da Dio. Il salmo perciò è
scandito da un ritornello che invita a porre la
fiducia in Dio. La seduzione dei messianismi
libertari e le illusioni della ricchezza e del
potere sono altrettanto vive e presenti in questa
nostra società che apre mille porte di accesso a
questi miti costruendo mille nuovi poteri e mille
illusioni di libertà .
Rinnoviamo
la nostra fiducia in Dio, sorgente inesauribile di
vera libertà e di pace.
Solo
in Dio trova pace il mio cuore,
in
lui solo la mia fiducia;
solo
Dio è appoggio sicuro:
Dove cerchi la pace, o
mio cuore,
un ancoraggio a non
perdere speranza?
Quando infuria la
tempesta del male
cerca Dio e in dono
lÂ’avrai.
Fino a quando dovrò
sopportare
lo stillicidio di
calunnie ed inganni,
i sotterfugi e i pugni
allo stomaco
che mi tolgono il
respiro e la pace?
Solo
in Dio trova pace il mio cuore,
in
lui solo la mia fiducia;
solo
Dio è appoggio sicuro,
un
rifugio nei tempi di prova.
Non cercare lÂ’appoggio
dei ricchi,
di chi occupa i seggi
del potere;
non han certo a cuore le
persone,
le usano e poi le
calpestano.
Non fidarti delle loro
parole,
non contare sulle loro
promesse;
le elargiscono in grande
abbondanza
ma solo per accaparrarsi
i consensi:
Solo
in Dio trova pace il mio cuore,
in
lui solo la mia fiducia;
solo
Dio è appoggio sicuro,
un
rifugio nei tempi di prova. |
La mia forza e speranza
è Dio,
lÂ’ancoraggio e il
porto dÂ’approdo;
in lui pongo la mia
fiducia,
a lui confido gli
affanni del cuore.
Sono caduchi i poteri
dellÂ’uomo,
sono fumo i progetti e
le imprese
decantati con grande
arroganza;
solo Dio dà consistenza
alla vita.
Solo
in Dio trova pace il mio cuore,
in
lui solo la mia fiducia;
solo
Dio è appoggio sicuro,
un rifugio nei
tempi di prova.
Non cercare di importi
con la forza,
non raccogliere frutti
di ingiustizia;
i più grandi patrimoni
e poteri
non ti comprano il senso
della vita.
Solo la Parola rimane in
eterno
e lo Spirito che la
incide nei cuori;
solo Dio è premio e
promessa
di un compimento oltre
la morte.
Solo
in Dio trova pace il mio cuore,
in
lui solo la mia fiducia;
solo
Dio è appoggio sicuro,
un
rifugio nei tempi di prova.
|
Caro
Bambino,
ora
che di nuovo nasci sulla Terra, ti voglio
avvisare:
Non
nascere nella cristiana Europa:
ti
metterebbero solo solo davanti alla Tv
riempiendoti di pop corn e merendine
e
ti educherebbero a essere competitivo, uomo di
potere e di successo,
e
a “ essere un lupo” per altri bambini
semmai
africani, latinoamericani o asiatici.
Tu
che sei lÂ’Agnello mite del servizio.
Non
nascere nel cristiano Nord
America:
ti
insegnerebbero che sei superiore agli altri
bambini, che il tempo è denaro
che
tutto può essere ridotto a business, anche la
natura,
che
ogni uomo “ ha un prezzo” e tutti possono
essere comprati e corrotti,
e
ti eserciterebbero a sparare missili e a fare
embarghi
che
tolgono cibo e medicine ad altri bambini.
Tu
che sei il Principe della pace.
Evita
lÂ’Africa:
ti
capiterebbe di nascere con lÂ’Aids e di morire di
diarrea, ancora neonato
oppure
di finire profugo in un Paese non tuo
per
scappare a delle nuove stragi degli innocenti.
Tu
che sei il Signore della Vita.
Evita
lÂ’America Latina:
finiresti
bambino di strada oppure ti sfrutterebbero
per
tagliare canna da zucchero o raccogliere caffè e
cacao
per
i bambini del Nord del mondo
senza
mai poter mangiare una sola tavoletta di
cioccolato.
Tu
che sei il Signore del Creato.
Evita
lÂ’Asia:
ti
metterebbero “ a padrone” lavorando
quattordici ore al giorno
per
tappeti oppure scarpe, palloni e giocattoli
da
regalare.... a Natale... ai bambini del Nord del
mondo,
e
tu andresti scalzo e giocheresti a calcio con
palloni di carta o pezza.
Tu
che sei il Padrone del mondo.
Ma
soprattutto non nascere... di nuovo in Palestina:
alcuni
ti metterebbero un fucile, altri una pietra in
mano
e
ti insegnerebbero a odiare i tuoi fratelli... di
stesso Padre:
gli
ebrei, i mussulmani e i cristiani.
Tu
che ogni anno sei inviato dal Padre per darci il
suo amore misericordioso.
Caro
Bambino, a pensarci bene,
devi
proprio rinascere in tutti questi posti
ma
non nei cuori dei bambini, e dei Paesi “ piccoli
e deboli”:
lÃ
ci stai già , ma nei cuori dei grandi e dei Paesi
“ grandi e potenti”
perché, come
hai fatto tu stesso: Dio potente che diventa
bambino impotente,
rinascano anchÂ’essi: piccoli, innocenti e
finalmente... deboli.

“
Grida a squarciagola, non aver riguardo;
come
una tromba alza la voce;
dichiara
al mio popolo i suoi delitti,
alla
casa di Giacobbe i suoi peccati:
Mi
ricercano ogni giorno,
bramano
di conoscere le mie vie,
come
un popolo che pratichi la giustizia....
Ecco,
nel giorno del vostro digiuno curate i
vostri affari,
angariate
tutti i vostri operai.
Ecco,
voi digiunate fra litigi e alterchi
e
colpendo con pugni iniqui.
Non
digiunate più come fate oggi...
Non
è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere
le catene inique,
togliere
i legami del giogo,
rimandare
liberi gli oppressi
e
spezzare ogni giogo?
Non
consiste forse nel dividere il pane con
lÂ’affamato,
nellÂ’introdurre
in casa i miseri, senza tetto,
nel
vestire uno che vedi nudo,
senza
distogliere gli occhi da quelli della tua
carne?
Allora
la tua luce sorgerà come l’aurora,
la
tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti
a te camminerà la tua giustizia,
la
gloria del Signore ti seguirà .
Allora
lo invocherai e il Signore ti risponderà ;
implorerai
aiuto ed egli ti dirà “ Eccomi!”.
Se
toglierai di mezzo a te lÂ’oppressione,
il
puntare il dito e il parlare empio,
se
offrirai il pane allÂ’affamato, se
sazierai chi è digiuno,
allora
brillerà fra le tenebre la tua luce,
la
tua tenebra sarà il meriggio.
Ti
guiderà sempre il Signore,
ti
sazierà in terreni aridi,
rinvigorirÃ
le tue ossa;
sarai
come un giardino irrigato
e
come sorgente
le
cui acque non inaridiscono.
La
tua gente riedificherà le antiche rovine,
ricostruirai
le fondamenta di epoche lontane....”
Isaia
58
Silenzio
e riflessione personale: E
tu da che parte stai?
Quale’è il tuo posto?
Fraternità :
Dare
il pesce allÂ’affamato significa
innanzi tutto sentire con “
viscere di misericordia”
bibliche che “ ogni uomo
è mio fratello” e quindi “
fare all’altro ciò che vorremmo
fosse fatto a noi”...
Uguaglianza:
Fornire
la canna da pesca per pescare il
pesce, significa dare “ pari
opportunità ” a tutti gli esseri
umani: giuridiche, educative,
tecnologiche.....
Libertà :
Non
rubare, non togliere “ il lago
ai gruppi a cui il lago
appartiene” perché ogni popolo
deve avere diritto alla libertÃ
dai bisogni umani fondamentali...
Condivisione
e preghiere spontanee
(
Segno: ognuno di noi fa un nodo
sulla corda, riconoscendo la sua
responsabilità nelle situazioni
ingiuste del mondo..... il segno
sarà ripreso alla Celebrazione
Eucaristica))
Preghiamo
insieme:
Padre
nostro
che
stai in mezzo a milioni di
affamati,
che
stai nella vita
di
tutti gli uomini assetati di
giustizia,
sia
santificato il tuo nome
nei
poveri e negli umili.
Venga
il tuo regno che è libertà ,
veritÃ
e
fraternità nell’amore.
Si
compia la tua volontÃ
che
è liberazione e Vangelo
da
proclamare agli afflitti.
Dona
a tutti il pane di ogni giorno:
il
pane della casa, della salute,
dellÂ’istruzione,
della terra.
Perdonaci,
o Signore,
di
dimenticare i nostri fratelli
e
liberaci dalla costante tentazione
di
servire al denaro, a noi stessi,
invece
che a te e ai nostri fratelli
e
allontana da noi ogni male.
Perché
tuo è il Regno, tua la potenza
e
la gloria nei secoli.
Amen
Canto
Finale:
Trasformiamo
il valore
“
Ogni uomo è mio fratello” in
“
Ogni uomo è uguale ed è libero
da ogni schiavitù”
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