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e prega: Giobbe: capitolo 38.
poi : 40, 1 -5. 42,
1- 6.
In
questi ultimi capitoli si assiste a un dialogo molto importante
tra Dio e Giobbe.
-
Giobbe
dopo esser passato attraverso il buio, il silenzio e la
solitudine della sofferenza accusando Dio di tutto questo,
ecco che il Signore risponde. (Gb:38)
-
Giobbe
riesce ad intuire che per entrare nel mistero di Dio bisogna
Ascoltarlo: quindi tacere, far silenzio. (Gb: 40, 1-5)
-
Giobbe
ascoltando il silenzio e la parola del Signore, scopre il vero
volto di Dio. (Gb: 42, 1- 6.)
Giobbe
lÂ’escluso! Da
chi? Dai suoi
famigliari, accusato dagli amici, seguito dallÂ’indifferenza che lo condanna allÂ’isolamento.
Questa
situazione gli fa scoprire che:
-
Il
povero a sua insaputa rivela la vera umanità . Manifesta
chi è l’essere umano, piccolo, debole, fragile,
peccatore e mortale.
-
La
società moderna cerca di cancellare tutto ciò, vuole
illudere, fare in modo che la persona appaia ricca,
potente, bella, immortale.
-
LÂ’escluso
è invece la prova vivente che l’uomo, la donna non è Dio, anzi
che ha bisogno di Dio, del Suo Amore, della Sua
Misericordia.
Perchè
proprio a Giobbe il ricco, il potente, il bello, Dio ha “permesso”
così è scritto nella bibbia che Giobbe facesse questa
esperienza?
Prendendo
coscienza della propria vulnerabilità diventasse più consapevole e attento a Dio e agli altri non alle
cose.
Abbattere
la malattia, una malattia mortale che esiste tutt’oggi che è
quella dellÂ’indifferenza.
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Giobbe:
38,4 ss.
Dio
risponde a Giobbe:“...Dov’eri tu quando io ponevo le
fondamenta della terra?Â…O chi ha teso...o chi ha
scavato.....Puoi tu alzare la voce fino alle nubi?......Fai tu.... |
Le
domande che Dio pone a Giobbe rivelano la potenza di Dio e la
fragilità dell’essere umano. Ma l’errore che spesso
l’umanità compie è mettersi
al posto di Dio.
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Giobbe
40, 2
“Il
censore vorrà ancora contendere con l’Onnipotente?
L’accusatore di Dio risponda!” |
Come
posso giudicare ogni azione di Dio quando Dio sa più di me e ciò
che è giusto e buono per me?
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Giobbe
v.4:
“Mi
metto la mano alla bocca. Ho parlato una volta, ma non replicherò,
ho parlato due volte, ma non continuerò”.
Giobbe
ha capito che davanti a Dio bisogna far silenzio. Solo nel
silenzio si può ascoltare. Giobbe ora sa che non conoscendo Dio,
può rischiare non solo di offendere Dio, ma peggio di dire il
falso
|
Giobbe
42, 2. “ Comprendo che puoi tutto e
che nessuna cosa è impossibile a te. |
-
Quando
incontri personalmente Dio constati che solo lui può fare
lÂ’impossibile. Per Dio lÂ’impossibile diventa possibile.
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Luca
1, 37 “Nulla è impossibile a Dio...”
Giobbe
dopo aver incontrato Dio può fidarsi di Lui perché sa di essere
nelle sue mani.
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Giobbe:
”Io ti conoscevo per sentito dire,
ma ora i miei occhi ti vedono |
EÂ’
la sfida per tutti
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La
presenza di Dio sgomenta lÂ’anima quando si rivela.
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La
santità disturba; ci dà noia prima di attrarci, di
affascinarci e vogliamo nasconderci alla sua luce. Importante
è entrare in questa intimità con Dio.
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LÂ’unitÃ
con Dio si realizza nel nostro morire; l’unità con gli
uomini si realizza nel subire la loro stessa sorte.
-
·
Noi non possiamo restare indifferenti, perché
non vi è cosa che non ci riguardi: ogni uomo e donna sono
chiamati ad assumere i pesi del mondo nella preghiera e nella
vita.
-
SolidarietÃ
è non pregare per qualcosa ma pregare perché si ama .
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DOMANDE |
1.
Come affronto i problemi e le sfide che la vita mi propone? |
2.
Ho mai fatto esperienza di fallimento o di sofferenza nella mia
vita?
Come ho reagito? |
3.
Sono una persona che ama il silenzio o che preferisce isolarsi? |
4.
Quale potrebbe essere lÂ’ostacolo maggiore che mi impedisce di
avvicinarmi a Dio e ai fratelli? |
5.
Sono sempre disponibile a lasciarmi guidare da Dio? Se “no”
perché?
Se “si” come? |
6.
Come percepisco la presenza di Dio nella mia vita? |