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Gb (38; 40, 1-5; 42, 1-6): Ora ti vedo, meditazioni sul libro di Giobbe

Campo a Capodarco, estate 2002

Ora ti vedo

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Leggi e prega: Giobbe: capitolo 38.  poi : 40, 1 -5.  42, 1- 6.

 

In questi ultimi capitoli si assiste a un dialogo molto importante tra Dio e Giobbe.

  • Giobbe dopo esser passato attraverso il buio, il silenzio e la solitudine della sofferenza accusando Dio di tutto questo, ecco che il Signore risponde. (Gb:38)

  •  Giobbe riesce ad intuire che per entrare nel mistero di Dio bisogna Ascoltarlo: quindi tacere, far silenzio. (Gb: 40, 1-5)

  • Giobbe ascoltando il silenzio e la parola del Signore, scopre il vero volto di Dio. (Gb: 42, 1- 6.)

Giobbe lÂ’escluso!  Da chi?  Dai suoi famigliari, accusato dagli amici,  seguito dallÂ’indifferenza che lo condanna allÂ’isolamento. 

Questa situazione gli fa scoprire che:

  • Il povero a sua insaputa rivela la vera umanità. Manifesta chi è lÂ’essere umano, piccolo, debole, fragile, peccatore e mortale.

  • La società moderna cerca di cancellare tutto ciò, vuole illudere, fare in modo che la persona appaia ricca, potente, bella, immortale.

  • LÂ’escluso è invece la prova vivente che lÂ’uomo, la donna non è Dio, anzi che ha bisogno di Dio, del Suo Amore, della Sua Misericordia.

 

Perchè proprio a Giobbe il ricco, il potente, il bello, Dio ha “permesso” così è scritto nella bibbia che Giobbe facesse questa esperienza?

Prendendo coscienza della propria vulnerabilità diventasse più consapevole e attento a Dio e agli altri non alle cose.

Abbattere la malattia, una malattia mortale che esiste tutt’oggi che è quella dell’indifferenza.

 

Giobbe: 38,4 ss.

Dio risponde a Giobbe:“...Dov’eri tu quando io ponevo le fondamenta della terra?…O chi ha teso...o chi ha scavato.....Puoi tu alzare la voce fino alle nubi?......Fai tu....

 

Le domande che Dio pone a Giobbe rivelano la potenza di Dio e la fragilità dell’essere umano. Ma l’errore che spesso l’umanità compie è mettersi al posto di Dio.

 

Giobbe 40, 2

“Il censore vorrà ancora contendere con l’Onnipotente? L’accusatore di Dio risponda!”

  • Giobbe ora capisce che Dio ci ha dato tutto per amore.

Come posso giudicare ogni azione di Dio quando Dio sa più di me e ciò che è giusto e buono per me? 

 

 

Giobbe v.4:

“Mi metto la mano alla bocca. Ho parlato una volta, ma non replicherò, ho parlato due volte, ma non continuerò”.

 

Giobbe ha capito che davanti a Dio bisogna far silenzio. Solo nel silenzio si può ascoltare. Giobbe ora sa che non conoscendo Dio, può rischiare non solo di offendere Dio, ma peggio di dire il falso

 

Giobbe 42, 2. “ Comprendo che puoi tutto e che nessuna cosa è impossibile a te.

 

  • Quando incontri personalmente Dio constati che solo lui può fare lÂ’impossibile. Per Dio lÂ’impossibile diventa possibile.

  • Luca 1, 37 “Nulla è impossibile a Dio...”

Giobbe dopo aver incontrato Dio può fidarsi di Lui perché sa di essere nelle sue mani.

 

Giobbe: ”Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono

 

EÂ’ la sfida per tutti

  • La presenza di Dio sgomenta lÂ’anima quando si rivela.

  • La santità disturba; ci dà noia prima di attrarci, di affascinarci e vogliamo nasconderci alla sua luce. Importante è entrare in questa intimità con Dio.

  •  LÂ’unità con Dio si realizza nel nostro morire; lÂ’unità con gli uomini si realizza nel subire la loro stessa sorte.

  • · Noi non possiamo restare indifferenti, perché non vi è cosa che non ci riguardi: ogni uomo e donna sono chiamati ad assumere i pesi del mondo nella preghiera e nella vita.

  • Solidarietà è non pregare per qualcosa ma pregare perché si ama .

 

DOMANDE

1. Come affronto i problemi e le sfide che la vita mi propone?

2. Ho mai fatto esperienza di fallimento o di sofferenza nella mia vita?  Come ho reagito?

3. Sono una persona che ama il silenzio o che preferisce isolarsi?
4. Quale potrebbe essere lÂ’ostacolo maggiore che mi impedisce di avvicinarmi a Dio e ai fratelli?
5. Sono sempre disponibile a lasciarmi guidare da Dio? Se “no” perché?  Se “si” come?
6.  Come percepisco la presenza di Dio nella mia vita?

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