Roma, come in una "Grande maloca", il posto in cui le comunità indigene si siedono per essere, ascoltare, celebrare ed essere capaci di capire quello che succede nella vita della comunità, accoglierà il Sinodo sull'Amazzonia.
Amazzonia casa comune a Roma
L’Amazzonia sta urlando e dentro di lei, urlano i suoi figli e figlie.


In vista del Sinodo sull’Amazzonia è cominciato un processo di articolazione che raccoglie parecchie istituzioni e organizzazioni della Chiesa con il proposito di creare uno spazio per il dialogo e l’ascolto che accompagna i Padri Sinodali questo Ottobre 2019 a Roma.
Mentre ricordiamo l’esperienza della Tenda dei Martiri a Aparecida—in Brasile nel 2017, cerchiamo tutti di arricchire questo spazio di interazione e comunicazione fra le persone con lo spirito dell’Amazzonia. Non si tratta solamente di presentare varie attività, si tratta piuttosto di un esercizio in comunicazione e dialogo interculturale, un’interazione con ciò che è nuovo, diverso, ancora sconosciuto.
Amazzonia: Casa Comune, è un impegno a rendere presente la vita dell’Amazzonia e chi vi abita. Nell’Amazzonia, maloca è il posto in cui le comunità indigene si siedono per semplicemente essere, ascoltare, celebrare e essere capaci di capire quello che succede nella vita della comunità.
Amazzonia: Casa Comune a Roma ha quello spirito; è come la “Grande Maloca” dove tutti siamo invitati. Quindi siamo ospiti in questo spazio. I nostri fratelli indigeni e altri rappresentanti del territorio e la presenza ecclesiale in quel territorio, sono gli attori e protagonisti di questo spazio. Ci invitano a parlare. Noi facilitiamo questo incontro, sia fra i leaders indigeni delle varie regioni, che tra di loro e coloro che vengono dall’estero. Ci auguriamo che sia proprio la loro voce che aiuta i Padri Sinodali a discernere i sentieri nuovi che la Chiesa deve trovare per poter rispondere a quel grido dei poveri e della Casa Comune.
È importante che capiamo quell’Amazzonia: Casa Comune non è un forum nè uno spazio perché ciascuno “mostri” quello che sa fare. Ciascuno invece, con un atteggiamento di ascolto, fa sì che la voce dei popoli dell’Amazzonia riecheggi: dentro di noi, nelle organizzazioni, nella Chiesa e nel mondo. Non è tanto che ogni stella brilli, ma è piuttosto che insieme noi brilliamo come le stelle e offriamo la luce migliore per abbellire la notte, una notte che vorrebbe diventare oscurità. L’Amazzonia sta urlando e dentro di lei, urlano i suoi figli e figlie. Non possiamo rimanere indifferenti.
Amazzonia: Casa Comune è uno spazio ecclesiale in cui discuteremo temi che i nostri fratelli dell’Amazzonia considerano prioritari. Uno spazio dove si sviluppa la riflessione, la discussione, il dialogo le conversazioni, ma soprattutto l’ascolto. Uno spazio dove è la loro protesta che prevale e non i nostri interessi.
In questo spirito, siamo invitati a partecipare in una grande tenda, una grande maloca, una grande occasione. Impegnamoci a rendere questo spazio un luogo di dialogo interculturale e di ritrovo nel cuore della Chiesa Cattolica, insieme a Papa Francesco, “il nostro nonno”, “il nostro sapiente” come lo chiamano i popoli indigeni. Dobbiamo conoscere ogni Amazzoniano e guardarci in faccia. Insieme ci incamminiamo su questi sentieri nuovi, con rispetto, tolleranza, scambio, accettazione, apertura, reciprocità, dialogo e ascolto.
Roberto Carrasco Rojas
membro del comitato di coordinamento
